I più ritengono che le origini della città eterna sono da considerarsi pressappoco attorno al 700 a.C., tesi definiscono che la sua fondazione risale per la precisione al 753 a.C. per opera di un sovrano di nome Romolo. I fasti di Roma si ripercuotono nella nostra società, ed il suo Impero viene considerato il più longevo della storia se prendiamo atto che quello d’Oriente scomparve intorno al 1400 d.C.. Romolo e Remo sono figli di Numitore, a sua volta figlio di Silva, che come genitori aveva Lavinia e nientedimeno che Enea. L’eroe greco fugge da Troia e si rifugia sul litorale romano per partorire una nuova stirpe di nobili condottieri legati a miti ancestrali. Silva deriva da “silvanum” ossia bosco in latino, e le foreste erano la patria del dio Pan. La divinità incarna la vita e la morte, l’infinto nel senso più materiale del suo concetto. Da “pan” deriva “panico”, la paura del mito in quanto parte del nostro inconscio, e Roma sapeva incutere, a chi la osservava, venerazione e soggezione. Tuttora quando osservo i volti stupiti dei turisti davanti al Vaticano intravedo in loro quella venerazione e paura che rappresentava la Roma dei Cesari. Roma esotericamente deve moltissimo alle popolazioni latine che la circondavano, come i volsci ed i sabini, ma su tutti gli etruschi. Voglio ricordare la figura di Coriolano che tanto ha influenzato Shakespeare, e le donne sabine a cui deve molto la Letteratura Classica e la pittura. Questi eroi nostrani ritraevano miti atavici ed arcaici che possiamo definire moderni e senza tempo. Coriolano combatté per Roma, ed i suoi trionfi invece di restituirgli gloria lo renderanno vittima dell’invidia altrui, e ingiustamente verrà accusato e cacciato dalla città. Per vendetta appoggerà il suo vecchio nemico e passerà alla storia come l’unico condottiero dei volsci che sia riuscito a fermare la marcia di Roma. Questo accade tuttora a molti uomini politici o di potere, storie che oltrepassano il tempo e restano attuali, basti leggere le ultime cronache sui giornali. Il potere in quanto specchio dei "vizi capitali". Per poi non parlare delle sabine, del femminile che spezza la diatriba connessa al potere, affermando che la ricettività della madre non è prerogativa di uno ma di tutti. Le sabine sono il femminino che porta la pace, che si sacrifica per una causa comune; la Maddalena, Giovanna d’Arco, Maria Goretti, Evita, piccole donne comuni, figlie del popolo, che divengono grandi con i loro gesti, vere abine moderne. Gli etruschi diverranno le colonne portanti della società romana, lo stesso Imperatore Claudio verrà penalizzato dalla storia per aver affermato ciò. Claudio era a conoscenza che Roma altro non era che l’eredità della cultura etrusca, del suo essoterismo mistico legato agli auguri e agli aruspici, ai pontefici e ai riti femminili che si intrecciavano alla virilità maschile. Egli entrò in possesso di testi celati alla comunità che affermavano che gli etruschi erano i fondatori della città; non a caso quattro dei sette re di Roma portavano nomi di origine etrusca. Venne anche a conoscenza che la nobiltà romana era l’evoluzione di un popolo scomparso per proprio volere, e che voleva lasciar svanire le sue tracce. Gli etruschi saranno la base della piramide romana, ed i greci la modelleranno affinandola. Roma donerà alla storia moltissimi condottieri e uomini di lettere, ma soprattutto avrà il pregio di mantenere in vita la cultura esoterica del Mediterraneo. Il Pantheon diverrà l’ombelico del mondo religioso ed i cancelli delle ville romane i custodi dei segreti che abbandonarono l’Egitto, la Grecia, la Persia, e il nord Europa. L’alchimia e il misticismo conobbe uno dei suoi periodi più floridi durante la prima era imperiale, ed i suoi momenti più bui nel tardo periodo con il sopravvendo della Chiesa. La Chiesa è il continuum della conoscenza esoterica imperiale romana, sia per ciò che concerne l’essoterismo tardo paganico che il potere politico che soggioga il popolo. I Papi si sostituirono ai Cesari, ed i Cardinali e i Vescovi ai condottieri militari ed al Senato. L’esoterismo venne traslocato dall’ombra della cupola del Pantheon a quella del Vaticano. La religione è sempre stata uno Stato nello Stato, e il Vaticano ne è il suo protagonista principale. La Chiesa continua a mantenere vivi i segreti strappati ai pagani, e le architetture sparse per la Capitale sono l’emblema di tale risultato. Le chiese vennero edificate sopra siti pagani assorbendo la loro energia e struttura. Ogni angolo di Roma è pregno dell’energia emanata dai simboli che la caratterizzano, quando andate a visitarla guardatevi intorno e poi gettate gli occhi all’interno di voi stessi per destare la vostra memoria, ricordate nulla?
Di: Paolo Rinaldini
Immagini: J.L. David "Il ratto delle sabine"
Gaspare Landi "Coriolano"
Michelangelo Buonarroti "L'uomo e dio"