domenica 17 ottobre 2010

Tempesta, passaggio di ricostruzione interiore.

La Tempesta è un evento atmosferico di immane potenza, che coinvolge tutti gli elementi. L'Acqua, in forma di pioggia, neve, onda, e nebbia. Il Fuoco, sotto le sembianze di un fulmine, un lampo. L'Aria, tormenta, vento, turbine, addirittura uragano. Infine, e non ultima, la Terra, che mista a questi elementi viene travolta, e passiva subisce l'attività degli altri quattro. La Tempesta non è sinonimo di distruzione, bensì aggettivo di rinnovamento. Una vita tempestosa non è altro che uno stato al cui termine sorgerà l'arcobaleno, e porterà ad un nuovo giorno. Il Sole, Fuoco, splenderà, i torrenti ed i riganoli fertilizzeranno l'umido terreno, Acqua, ed il vento, Aria, spargerà, il polline, fecondando e depositando lontano la vita. Dopo il passaggio d'una Tempesta il deserto torna a vivere, e la sabbia diviene un manto di fiori, ove una miriade di insetti ed uccelli banchettano, il vento accarezzerà le fronde portando il suo seme e la rinascita, simile alla pupa di una farfalla, acquisterà una nuova forma. Nella nostra testa una tempesta può devastarci, ma soffrire è soltanto una parte della crescita, non soffre forse il serpente al cambiar della muta? Non soffre forse il bruco che si tramuta in farfalla? Non soffre forse il daino nel perdere il suo meraviglioso palco, simbolo di dominio e potere? La Tempesta non è che un passaggio, prima o poi dovrà cessare, e la ricostruzione sarà l'alba di una nuova vita!
Di: Paolo Rinaldini