giovedì 21 ottobre 2010

Tartaro.

Il bronzo cancello si apre cigolando,
inaudite sono le voci che si sentono dal profondo,
claudicante il guardiano con la lanterna eremita si aggira,
da lontano il cupo silenzio inghiotte il tempo,
il vento sibila sferzando le tormentate e nere acque,
soltanto il rumore del gocciolar del remo del traghettatore,
la sua faccia è solcata da miriade di cicatrici,
il vento l'ha corrosa, i lamenti l'hanno consunta,
l'abbaiar dei cani rammenta che il viaggio è giunto al termine,
la sabbia della riva è fredda, gelata,
nove giorni e nove notti,
cullati dalle nere ali di Nyx, la Notte,
che madre premurosa feconda le acque,
baciando tristemente le pellegrine luci.
Di: Paolo Rinaldini
Foto: Paolo Rinaldini

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