Lo Scorpione, nel “Simbolismo Astronomico”, pare in lotta con le tenebre, ed alle volte invece appare tenebroso. I devoti del sommo Mitra, nei loro bassorilievi, ci mostravano molto bene la perenne lotta dello Scorpione contro il Toro, Costellazione che scompare al suo arrivo, in opposizione sulla “Carta del Cielo”. Mitra viene rappresentato nell'intento di uccidere il Toro primordiale Geush Urvan (inteso sia come Costellazione, che Era, o Eone), mentre un cane (Canis Major, Costellazione nota per la Stella Sirio) e un serpente (Costellazione del Serpente) leccano le ferite dell'animale, intanto che uno Scorpione gli ottura gli organi genitali, allo scopo di fermare una sorta di creazione. Lo Scorpione è da sempre legato alle Dee mistiche, correlate all'Aldilà, il suo pungiglione incarna la duplice figura della Dea, bella e spietata, sensibile e caparbia! Queste leggende ci portano ad esaminare l’identità della Dea intesa come Scorpione, sinonimo di inferi, morte e rinascita. Per i cristiani il 2 Novembre è il giorno dei morti, eredità arcaica. I greci ricordano il mito di Ades, terzo fratello a spartirsi il Mondo, insieme a Zeus e Poseidone, nonché figlio di Chronos, il Tempo, e marito di Persefone, la Primavera, perciò morte e rinascita, reincarnazione. Il Dio, di raccapricciante aspetto, tuttavia di buon cuore, rappresenta la morte, che fa paura, ma libera, ed aiuta; Ade, αιδωνευς, deriva da ὁράω, vedere, osservare, scorgere, guardare, con l’aggiunta dell’α privativo (ιδ), diviene “colui che non può essere visto, osservato, scorto, guardato”, “l’Invisibile”. Ciò grazie al suo elmo, simbolo di forza e resurrezione spirituale, di ciò che c’è, ma non si vede!
(Questo è parte dell'articolo "la Costellazione dello Scorpione", che potete trovare nelle edicole e su internet a partire dal mese dal 23 Ottobre, sul Periodico Lunare "Spirito Libero".)
Di: Paolo Rinaldini