mercoledì 29 settembre 2010

Avido d’Autunno

Di punti neri il terso cielo d’Autunno,
filari di vigne scendono come lacrime lungo l’argilloso suolo,
avide le radici filtrano nel terreno,
avido l’uomo si presta al raccolto,
la collina separa la foresta,
l’orizzonte splende di bianco,
lento il trascorre del tempo,
sono le cinque e mezzo del meriggio,
Achille segue ogni mia mossa,
dipinto su un saggio di Eraclito,
allungo la mano su Plutarco,
svelandomi i misteri di Iside ed Osiride,
un gatto attraversa la strada,
dalla finestra odo un richiamo,
lo sparviero invita la sua compagna,
oggi nel cielo è festa,
mi allontano,
un nero luccichio attira la mia attenzione,
mi volto,
la volta celste mi appare nera e frammentata,
mille specchi fendono l’aria,
mille punte squarciano lo spazio,
affamato il nugolo di storni sulla vigna si posa,
avido l’uccello il rosso nettare succhia,
avido il rumore dell'uomo in lontananza,
Di punti neri il terso cielo d’Autunno.

DI: Paolo Rinaldini
Foto: Paolo Rinaldini