martedì 22 marzo 2011

Sardegna neolitica, La Dea Madre, il Sulcis.

La Sardegna è un luogo mistico e ricco di sorprese, pregno di magia e antichi riti di sciamanesimo oramai perduti. Tutta la Regione è colma di siti, da Punta Falcone a Capo Teulada una miriade di menhir, dolmen, obelischi, grotte, domus de janas, e tombe definite dei giganti, e non soltanto per le loro dimensioni. Il periodo a cui mi sto riferendo è il Neolitico, presso a poco intorno al 6.000 e 3000 a.C.. Questa cultura, che contraddistingue l'isola, viene definita Prenuragica, ed è una delle più inusuali, importanti, ed unica al mondo, costituita per la gran parte da solenni strutture in pietra granitica e lavica, con strutture megalitiche che fanno invidia a quelle di Carnac in Bretagna o Almendres in Portogallo. Le necropoli venivano scavate nella nuda pietra, e vi è un luogo su tutti che ben identifica l’elevato grado di conoscenza di queste civiltà, e che ben incarna il loro spiritismo, il Sulcis. Il Sulcis è il territorio compreso nella neoprovincia Iglesias-Carbonia, nel Sud dell’isola, ad ovest di Cagliari. Una terra meravigliosa intrisa di ascetismo, che inviata il visitatore alla contemplazione. I siti archeologici in questa parte della Regione sono sensazionali ed unici, ve ne sono tantissimi ma i più rilevanti sono il complesso di Montessu, il menhir di Terrazzu, a Villaperuccio, la tomba dei giganti Barrancu Mannu a Santadi, e il Pozzo Sacro di Tattinu a Nuxis. A Montessu vi sono una quarantina di domus de janas e grotte scolpite disposte a gruppi, in uno scenario che crea un anfiteatro naturale illuminato dal sole. A Terrazzzu la particolarità sono imponenti menhir, di cui uno soprannominato "Luxia Arrabiosa " poiché spezzato da un fulmine.A Tattinu vi è un sito particolare poiché è l’unica sorgente sacra di tutto il Sulcis che ancora è stata scoperta e di cui abbiamo dei resti che ci rendono l’idea di come poteva presentarsi migliaia di anni fa. La Dea madre è presenta e viva in Sardegna, nelle tradizioni ma soprattutto nel ventre della terra. La madre tiene gelosamente il ricordo di se attraverso le popolazione rurali, e vi assicuro che i siti sprigionano un’energia solenne e divina, che si respira anche soltanto stando in silenzio ad ascoltare la natura. tutto è mistico in questa particolare regione, non a caso dette i natali ai Della Gherardesca di cui ricordiamo Ugolino reso famoso da Dante. Dell’arcaica famiglia ancora oggi possiamo visitare ciò che resta di un imponente castello sulle pendici di una collina, che come un falco veglia sulla strada. Il Sulcis e la Dea Madre hanno un legame particolare che può essere percepito in qualsiasi pietra esca dal terreno, inviato tutti a visitare questo incredibile territorio, e a scoprire ciò che ancora non è stato portato alla luce.
Di Paolo Rinaldini
Foto: di Paolo Rinaldini
1° foto complesso di Montessu Villaperuccio
2° foto il pozzo di Tattinu Nuxis
3° foto il castello di Siliqua.