martedì 19 aprile 2011

Dal Giappone Masaru Emoto, dai suoi cristalli d'acqua al Logos dell'Apostolo Giovanni, passando attraverso la Genesi biblica.

Hanno riscontrato un enorme successo gli studi del Dott. Masaru Emoto, luminare giapponese di fama internazionale che è riuscito a rendere visibile quello che da migliaia di anni molte culture e religioni riferiscono essere un principio basilare, ossia il “verbo” concepisce. Nel testo biblico della “Genesi” viene descritto che dio per creare utilizza la “voce”: “e dio disse: “sia Luce! E Luce fu”! Non è l’unico caso, anche il giovane discepolo di Gesù, Giovanni, esprime il medesimo concetto, il “verbo” crea, il “lògos”, “verbum” in latino. Per mezzo del lògos tutto è stato creato, nulla si esime da questo particolare sconcertante, sconcertante poiché nessuno aveva mai messo in pratica tale teoria, e soltanto una mente lungimirante come il Prof. Emoto ha reso empirico ciò che veniva considerato soltanto un principio astratto! Egli è riuscito attraverso lo studio dei cristalli d’acqua a canalizzare l’energia e a rendere visibile l’invisibile. Ha notato che l’acqua viene inibita dalla frequenza della parola, se essa è positiva genera dei cristalli meravigliosi ed affascinanti, al contrario se negativa il cristallo si disintegra o discioglie. Questo studio avvalora le teorie e la gnosi delle conoscenze passate, se pensiamo che seimila anni fa lo stesso concetto veniva espresso dalla Bibbia e nei Veda ciò ci lascia perplessi, poiché rimane incomprensibile il perché queste nozioni non erano state verificate in precedenza, e soprattutto perchè non vennero mai prese in considerazione dalla Scienza. Il Prof. Emoto ha trovato molta difficoltà durante i suoi studi, legate allo scetticismo generale, ma va ricordato che una nuova teoria si impone alla Scienza soltanto quando la generazione precendente di ricercatori scompare, questa è una pessima prerogativa di tale dottrina. Un personale plauso va al Prof. Emoto che ha recapitato a tutti noi un importante messaggio, poiché se una parola negativa, tipo "odio" o "muori", è in grado di liquefare i cristalli d’acqua, su di noi che siamo costituiti dal 70% d’acqua cosa può fare?

Di Paolo Rinaldini.