venerdì 6 agosto 2010

Arcadia, da Ebe all'Arca.

Cos'è l'Arcadia?
Su questo termine spesso viene fatta molta confusione, poichè nel cuore del Peloponneso vi è una regione che porta questo nome. Certamente una terra ricca di eroi e leggende al suo seguito, ciò nonostante siamo sicuri di identificarla con Arkadia? la parola Αρκαδία, è composta da Αρκα e Δία, letteralmente "Arca", termine su cui non ci soffermeremo, e Δία?
In Greco Antico la parola δία ha una notevole infinità di significati, sta ad indicare la preposizione "attraverso", ma anche "durante", "per", "a causa", quindi è pure un accusativo, "per mezzo", ecc.. Potrei continuare per molto tuttavia quello che risulta insolito è il suo uso, Esiodo per esempio tramuta il termine δία in Zeus, in Dio. Questa "trasmutazione" viene generalmente indicata con l’espressione paretimologia retorica, ovvero vocaboli con differenti radici che però si accostano grazie a similarità formali, tipo Zeus = Dio, in senso lato, quindi anche sinonimo di Demiurgo, che "attraverso" lui, "per mezzo" di lui, tutto è stato creato, Δία. Zeus in questo caso viene indicato con δία, "per mezzo del quale", e la parola acquista un significato più grande che va oltre la preposizione intesa come spazio o tempo. Anche per Strabone Δία è sinonimo di Dio, ma lui intende Ebe la bellissima ancella che versa l'ambrosia nelle coppe degli Dei dell'Olimpo, attraverso Ebe scorre la giovinezza, poichè Ebe compie il gesto di riempire, donare il nettare della quintessenza divina, l’eterna giovinezza. Per i latini l’aggettivo dia serviva per indicare la Dea Diana, la “splendente”, la “luminosa”. Dia era anche una figura divina, figlia di Deione e madre di Piritoo, avuto con Issone. Da sempre la parola διά è legata al divino, al Demiurgo, nel Vangelo Paolo scrive “Yeshùa Christos, mediante il quale tutte le cose…” (1 Lettera ai Corinzi 8,6), quel mediante viene indicato con διά, grazie a lui, attraverso di lui, per mezzo di lui. In altre parole διά non è una semplice preposizione da aggiungere ad Arca, ma è un modo per indicare qualcosa di più “alto”, Dio generatore e creatore.
Di: Paolo Rinaldini
Foto: Paolo Rinaldini