sabato 2 giugno 2012

La chiave del tempo

Zurvan
Nel 558 a.C., nelle terre a cavallo tra l’estremo oriente e il medio oriente, comparve un predicatore alquanto anomalo, che mutò letteralmente la concezione di religione e società, egli possedeva il nome di Zoroastro. Ai più è noto con l’appellativo di Zarathustra. Zoroastro determinò le basi della nostra società, definì i confini, separando ciò che era bene, da ciò che era male. Indicò che il bene si celava sotto le vesti di Ahura Mazda, o Ormudz, il dio solare, la luce, mentre il male in quelle di Ahrìman, letteralmente la “menzogna”, le tenebre. Il lungimirante e provocatorio profeta fu il primo a separare il bene dal male, e a determinare ciò che è giusto da ciò che è sbagliato! Dopo di lui nulla fu più uguale a prima!
Le due divinità, zoroastriane, sono gemelle, e come padre hanno Zurvan, o Zervan. Personaggio alquanto insolito, che si contraddistingue per essere il dio demiurgo del Tempo. I sovrani Achemenidi, la quale dinastia annovera illustri imperatori del calibro di Ciro, Serse e Dario, proclamarono, nel loro vasto regno, lo zorastrismo, prima come religione di corte, e in seguito di stato. Lo zoroastrismo fu la prima religione di stato, per ciò che concernono le nostre conoscenze storiche. Zurvan era il possente dio del Tempo, che come Urano diviene il generatore delle stirpi divine: dei titani o giganti, prima generazione, degli dei, seconda generazione. Per i greci, lo scettro di “comando”, passa da Kronos (Crhonos) al figlio Zeus, dai titani, arcaici e primitivi, legati alla vegetazione, agli dei, progressisti e antropocentrici, connessi alle sfere della psiche. Tuttavia, nelle terre persiane, la simbologia dello scettro apparteneva a Zurvan. Il Tempo in quanto sovrano dello spazio. Lo stesso accadeva per quella del fulmine, da sempre, per i greci, collegata a Zeus. I fulmini, arma letale che permetterà al Signore dell’Olimpo di conquistare il trono, verranno forgiati dai ciclopi, in ritorsione alle sorti che Kronos aveva assegnato loro. Ma Zurvan è anche il “mastro di chiave”, colui che apre tutte le porte...


Di: Paolo Rinaldini


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