giovedì 2 settembre 2010

Pozzi Sacri, la Sardegna neolitica, da Santa Cristina in Paulilatino a Tattinu in Nuxis, la Sardegna occulta, od occultata?.

La sacralità dell'acqua è fuori discussione! Ci dona vita, e soltanto per questo è da considerasi "sacra"! Ma c'è un luogo al Mondo dove in antichità l'acqua era venerata al pari di una Dea, la Sardegna. Dal Nord al Sud l'isola del Mediterraneo propone una serie innumerevole e stupenda di incantevoli pozzi, considerati sacri. In posti magici e mozzafiato sparsi per la Regione si possono ammirare pozzi di vari forme ed architetture, dal più famoso, quello di Santa Cristina a Paulilatino, nell'oristanese, al più sconosciuto, quello di Tattinu a Nuxis nel Sulcis. Quest’ultimo vorrei menzionare in maniera particolare in questo mio articolo, sono rimasto stupefatto della sua bellezza, ed altrettanto dell’incuria che lo circonda, i rovi e la macchia mediterranea lo stanno invadendo e ciò è intollerabile poiché il sito sicuramente nasconde qualcosa di sensazionale. Una scala, che attualmente è posseduta dalle mosche e dai ragni, porta fin dentro al pozzo, e purtroppo il vestibolo è andato perduto, meglio dire distrutto, poiché è stato utilizzato per altri scopi! Tutto intorno al pozzo vi sono una serie di pietre collocate in modo da creare un cerchio o più circoli, nel cartello d’informazione, oramai quasi del tutto scolorito e deturpato, si legge che l’area era un ricovero per pellegrini o capi tribù, io sono dell’opinione che questo c’entri poco, dato che ricorda molto le “Tombe” visitate a Goni, sempre in Sardegna o nei pressi di Santa Cristina. L’area adiacente, e di fronte, al pozzo è disseminata di pietre, purtroppo rimane difficile individuare il perimetro poiché molte rocce sono state postate o distrutte! Penso che il pozzo di Tattinu a Nuxis sia da considerarsi al pari degli altri sparsi nell’isola e da studiare a fondo visto che nella zona vi sono luoghi archeologici di notevole rilievo come quelli di Villaperuccio e Santadi, e se fossero tutti collegati? Tra le altre cose nel periodo neolitico era usanza costruire questi pozzi e nella zona è l’unico, quindi presumo sia uno dei fulcri religiosi della zona, se non il più importante se si considera il valore che questa popolazione arcaica dava all’acqua. Di: Paolo Rinaldini Foto: Paolo Rinaldini